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Galleria Umberto come hub culturale digitale dove l’arte classica incontra l’innovazione. Mitologia e tecnologia per un’esperienza museale unica.

Cliente:NAP - Napoli Arts PerformingSettore:CulturaleShare

Napoli Arts Performing

Il progetto NAP – Napoli Arts Performing, realizzato da Indigo presso la Galleria Umberto di Napoli, ha trasformato uno spazio prestigioso in un percorso museale immersivo che intreccia arte, mitologia e tecnologia. L’esperienza si sviluppa attorno alla mitologia greco-romana ed egiziana, con particolare attenzione a figure iconiche legate al mondo delle arti, della musica e del teatro come Orfeo, Dioniso, Apollo, Pan, Dafni, Iside, il Fauno e le Maschere comiche e tragiche.

Il cuore narrativo del progetto si concentra su due divinità spesso contrapposte: Orfeo e Dioniso. Orfeo, figlio del dio Apollo e della musa Calliope, rappresenta l’artista ideale, poeta e musico capace di incantare persino l’oltretomba con la sua arte. Dioniso, dio dell’estasi e della liberazione dei sensi, incarna invece l’aspetto sensoriale e istintivo dell’essere umano ed è considerato dagli studiosi come il padre simbolico del teatro greco, nato durante le celebrazioni religiose in suo onore.

Il progetto descritto si distingue per l’attenzione all’accessibilità, un aspetto cruciale che permette a tutti, indipendentemente dalle loro capacità fisiche o sensoriali, di fruire appieno delle opere esposte. Un punto fondamentale di questa iniziativa è la possibilità di offrire esperienze multisensoriali, che vanno oltre la tradizionale fruizione visiva, per includere anche persone con disabilità visive, come i non vedenti e gli ipovedenti.

La digitalizzazione dei reperti e l’integrazione di modelli 3D interattivi, che possono essere esplorati tramite i totem touch, rappresentano già un grande passo in avanti verso l’inclusività. Tuttavia, l’aspetto innovativo e distintivo di questo progetto è la realizzazione di riproduzioni tattili delle statue, permettendo alle persone non vedenti di “toccare con mano” le opere d’arte. Questo approccio rende tangibile l’esperienza culturale, offrendo a chi non ha la possibilità di vedere una vera e propria interazione con le sculture, dove la texture, la forma e le dimensioni diventano elementi fondamentali per una comprensione più profonda e personale dell’opera.

L’integrazione delle iscrizioni in braille sui totem e sui supporti informativi è un’altra misura significativa per favorire l’accessibilità. Le schede tecniche in braille permettono ai visitatori non vedenti di accedere alle informazioni in modo autonomo e senza necessità di supporto esterno. Inoltre, la presenza di contenuti audio in diverse lingue, tra cui la descrizione delle opere e la guida all’esplorazione dei modelli 3D, consente un’esperienza arricchita, che può essere adattata alle diverse necessità sensoriali dei visitatori.

Grazie a questa combinazione di tecnologie, il progetto NAP ha trasformato la Galleria Umberto in un hub culturale digitale, dove l’arte classica incontra l’innovazione per offrire un’esperienza museale del tutto nuova e accessibile.

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